venerdì 20 dicembre 2013

Discussioni sulla strategia

Ieri Luca ed io abbiamo avuto il nostro solito incontro settimanale per fare il punto della situazione e ci siamo confrontati con due dubbi.
Il primo è di carattere strettamente operativo, ovvero ci confrontavamo (con le nostre statistiche alla mano) se fosse meglio, usando la nostra tecnica spiegata nel precedente post, utilizzare un grafico con time-frame a venti minuti e poi operare con opzioni a venti minuti, oppure se non fosse il caso di provare per qualche giorno ad utilizzare il grafico a venti minuti ma entrare in opzioni a cinque minuti.
Abbiamo alla fine deciso di fare questa prova per alcuni giorni e vedere se, alla fine dei conti, ci paga di più o di meno, quindi siete avvisati: la prossima settimana pubblicherò i risultati di questa modifica alla strategia di base.
Il secondo dubbio, che forse non è neppure corretto chiamare dubbio, è in realtà un diverso modus operandi che abbiamo riscontrato, nell'applicare la strategia.
Io quando decido di entrare in un'opzione binaria, dopo aver guardato il grafico e gli indicatori e aver deciso se il prezzo di riferimento salirà o scenderà, acquisto la mia opzione e aspetto (in uno dei prossimi post spiegherò una cosa che mi è capitato di fare già alcune volte e che spesso mi dà dei discreti frutti). Allo scadere dell'opzione se ho vinto son contento e se ho perso cerco di capire (non sempre ci riesco, forse per limiti miei o forse per la complessità del mercato) perché secondo me doveva andare su e invece è andato giù, o viceversa.
Luca invece ha da un po' iniziato a fare un ragionamento che ieri abbiamo discusso insieme. Basandosi sulle sue statistiche delle due precedenti settimane ha elaborato una modifica alla nostra tecnica di base che consiste, nel caso in cui non prenda al primo colpo una binaria, di ripetere subito dopo la stessa entrata ma più che raddoppiando il premio, e di nuovo se non la prende al secondo colpo, più che raddoppia, in modo da mantenere un certo margine di profitto nel momento in cui la dovesse prendere. Le sue statistiche gli dicono che il numero di opzioni prese correttamente al primo tentativo era di 62 su 120, al secondo tentativo 27 su 120 e al terzo tentativo altre 16 su 120, arrivando quindi sommando tutti e tre i tentativi ad un bel 105 su 120.
Un lettore poco accorto potrebbe commentare: "Ottimo! Il sogno di ogni trader!".
Solo che due giorni prima del nostro incontro di persona, ha avuto una giornata NO (decisamente maiuscola) in cui per ben due volte ha perso fermandosi alla SETTIMA entrata. Ora, mentre io faccio puntate singole da 100 euro, lui con questa strategia faceva delle puntate da 25 euro al primo tentativo, 60 euro al secondo, 135 euro al terzo e così via.
Metto le mani avanti dicendo che sicuramente nè io nè lui abbiamo ancora abbastanza esperienza da poter essere sicuri di una strategia, nè tantomeno da poter dare ad altri consigli su cosa fare, ma ci piace confrontarci sia tra di noi sia con altre persone e quindi gli ho esposto i miei dubbi.
Io la vedo così.
Se io entro in un'opzione con 25 euro e mi va bene, ne ho vinti 20. Tutto ok.
Se entro con 25 euro e perdo, ne ho persi 20, ma... ne ho rischiati 25 per vincerne 20, e lo considero accettabile.
Se utilizzo il sistema di Luca, (che dopo le esperienze di pochi giorni fa ha deciso di fermarsi in ogni caso al terzo tentativo) e non prendo al primo colpo, non prendo al secondo colpo e non prendo neppure al terzo colpo, in quel momento ho perso 25+60+135= 220 euro.
Questo vuol dire, che se decido di operare con quel sistema e mi va male la prima "tripletta", solo per recuperare la prima perdita dovrò vincerne ben undici di fila.
E qui secondo me il gioco non vale più la candela.
Io, personalmente e caratterialmente, cerco di limitare le perdite e di gestire con la massima oculatezza il capitale; ovvio che risulta difficile parlare di vero e proprio money management con le opzioni binarie, ma non me la sentirei di entrare in un'opzione scommettendo complessivamente 220 euro a fronte di una possibile vincita di poco più di 20 euro, ma questa è la mia opinione.
Diciamo che se perdo i primi 25 euro mi fermo a chiedermi perché li ho persi, cerco di capire e di fare esperienza dell'errore se mi è possibile, e diversamente cerco di non pensarci e passo a un altro grafico, ma ho limitato la mia perdita a 25 euro, tutto sommato facile da compensare con due sole opzioni a buon fine.
Nei prossimi giorni aspetto gli aggiornamenti da Luca e poi vi dirò su cosa si è orientato e come ha deciso di operare, ma nel frattempo vi invito a riflettere su queste scelte, che prima o poi sono le scelte che fanno tutti quelli che decidono di cimentarsi con le opzioni binarie, ma voi almeno avrete avuto la possibilità di leggere prima questo blog.


giovedì 19 dicembre 2013

Due conti con le opzioni binarie

Abbiamo già detto che operare con le opzioni binarie può essere un modo "abbastanza semplice" di avvicinarsi al mondo del trading online. Ovviamente non bisogna immaginare che dopo due giorni di demo si possa entrare con un conto reale ed iniziare da subito a guadagnare, ma con un po' di pratica, un po' di consigli, e una strategia almeno decente, si possono perlomeno ridurre le possibilità di perdita.

"Ma se i broker ti pagano tra il 75% e l'81% del premio, quante opzioni binarie devi prevedere correttamente per chiudere in positivo?".

I conti sono presto fatti: ogni dieci opzioni binarie su cui decidiamo di giocare, ne dobbiamo azzeccare almeno sei per ottenere un profitto positivo.

Con una percentuale del 75% e premio di 100,00 euro
1 -825
2 -650
3 -475
4 -300
5 -125
6 50
7 225
8 400
9 575
10 750

Con una percentuale dell'81% e premio di 100,00 euro
1 -819
2 -638
3 -457
4 -276
5 -95
6 86
7 267
8 448
9 629
10 810
In entrambi i casi se almeno sei opzioni binarie su dieci vanno a buon fine, avrete ottenuto un (minimo) profitto positivo.
L'importante è ricordare sempre che nessuna strategia vi potrà mai dare il 100% di risultati positivi, ma in questo caso a noi basta avere a disposizione una strategia che ci permette di chiudere vincenti nel 60% dei casi per generare profitto.


mercoledì 18 dicembre 2013

La prima strategia con le binarie

Come promesso, oggi vi presento la mia prima strategia di trading sulle opzioni binarie. Seguiranno nei prossimi giorni altri post con i miglioramenti che nel frattempo (spero) avrò apportato.
Come avevo già accennato in altri post precedenti, la prima strategia di trading sulle opzioni binarie, quella che mi ha convinto che potesse esserci "trippa per gatti", è stata quella che adesso vi spiego.
L'idea nasce dal presupposto che, come ho già detto, il 95% dei dati di un grafico si agita all'interno delle già citate Bande di Bollinger, il che ci deve far supporre che ogni tanto i valori "sfondano" le bande e vanno oltre, sia in rialzo che in ribasso (tanto a noi non fa nessuna differenza).
La cosa importante è che i valori tendono sempre a rientrare nelle bande (lo so, non è propriamente corretto, perchè sono anche le stesse bande che si allargano e si spostano per reincorporare i valori, ma per ora prendiamo per buono questo) e quindi la nostra prima ipotesi è stata:
"Se identifichiamo i due estremi delle bande di Bollinger come fossero una resistenza (l'estremo superiore) e un supporto (l'estremo inferiore), nel momento in cui il prezzo sfonda una delle due, siamo certi che prima o poi dovrà rientrare".
Ed è proprio da qui che siamo partiti. Per farvi capire meglio metto qui sotto un grafico.


Alcune premesse sul grafico: qui io stavo utilizzando una visualizzazione con time-frame a 20 minuti, perché è uno dei time-frame che uso quando faccio questo tipo di investimenti, e nella parte sottostante ci sono alcuni strumenti che sto testando in questi giorni e di cui vi parlerò prossimamente.
Ora, come possiamo vedere da questo grafico di EUR/USD, ad un certo punto il prezzo ha sfondato il supporto dato dal bordo inferiore della banda di Bollinger. La nostra unica certezza è che prima o poi dovrà rientrare. Non fatevi ingannare dal fatto che sia sceso per tre candele, perché essendo consecutive, le dobbiamo considerare come un'unica candela. La cosa importante, come ho evidenziato nella parte cerchiata in giallo, è che pochi minuti dopo essere uscito, il prezzo è rientrato, quindi se noi avessimo acquistato un'opzione binaria a 20 minuti puntando su un rialzo del prezzo, avremmo vinto.
Questa è una strategia, come già detto più e più volte, molto basilare, probabilmente è così tanto basilare che alcuni non la considererebbero neppure una vera strategia, ma intanto nelle prime due settimane di demo su Vantage FX io ci ho realizzato oltre 2000 euro (alla faccia del basilare).
Il vantaggio di poter aprire dei conti demo è proprio questo: si possono studiare delle strategie, e modificarle, e anche sbagliare e rifare, perché tanto non si rischia nulla, e noi dobbiamo approfittarne e sfruttarli.
Una cosa molto importante, come dicono tutti i trader professionisti, è di scriversi una strategia e poi portarla avanti senza dubbi e senza paure: se poi va male non importa, magari si studia per capire se è sbagliata la strategia o se è stato un caso.
Importante: nessuna strategia sarà mai perfetta!
Ovvero, nessuna strategia vi potrà mai dare la certezza della vincita; diciamo che nel caso delle opzioni binarie, una buona strategia è quella che ci permette di vincere almeno nel 60% dei casi, ma questi sono conti che lascio al mio prossimo post.


martedì 10 dicembre 2013

Le Bande di Bollinger

Questo è stato il primo indicatore che ho conosciuto.
Le Bande di Bollinger (si pronuncia bollinger con la G morbida, mentre io per lungo tempo l'ho pronunciato bollingher) rappresentano la volatilità di un titolo o di un'opzione o di un'azione e sono state fondamentali nella strutturazione della nostra prima strategia, di cui ovviamente parlerò in un altro post.
Quindi le Bande di Bollinger rappresentano la volatilità, ma come sono costruite?


Nell'immagine che ho screenshottato pochi minuti fa e che rappresenta il grafico di USD/JPY possiamo vedere ben chiare le Bande di Bollinger. Vengono calcolate ormai in automatico da qualunque software di grafici in real time, ma è opportuno sapere come sono costruite se vogliamo in futuro modificare i parametri per adattarle alle nostre prossime strategie.
Il primo passo è di tracciare una media mobile, che generalmente viene tracciata utilizzando il valore 20 (che indica i giorni precedenti) e che nel grafico sopra è rappresentata da quella linea tratteggiata che sta al centro delle Bande. Successivamente si aggiunge al valore della media mobile il valore della Deviazione Standard moltiplicata generalmente per 2, in modo da creare la Banda superiore; e si sottrae dalla media mobile il valore della Deviazione Standard anche qui moltiplicato per 2, in modo da creare la Banda inferiore.
I due valori che ho definito prima, il 20 dei giorni, e il 2 del moltiplicatore della Deviazione Standard, possono essere variati quando si applicano le Bande di Bollinger, ovvero abbiamo la possibilità di definire dei valori diversi, che vedremo in seguito.
Anche una persona che capisce poco o nulla di finanza è in grado di accorgersi immediatamente che la maggior parte del grafico sopra è contenuto all'interno delle Bande di Bollinger. Secondo studi statistici (c'è sempre qualcuno nel mondo che per nostra fortuna usa il suo tempo per rendere tutto statistico) il 95% di un grafico è racchiuso all'interno delle Bande di Bollinger.

Tratto da Wikipedia:
[... È possibile variare leggermente i parametri G ed F. Valori che secondo lo stesso Bollinger possono essere utilizzati sono i seguenti:
G = 20 e F = 2 Valido in generale;
G = 10 e F = 1.9 Se c'e' la necessita' di usare una media mobile molto corta;
G = 50 e F = 2.1 Se c'e' la necessita' di usare una media mobile molto lunga. ...]

Ma come fa ad indicarci la volatilità?
Questo è abbastanza semplice: quando le bande si allontanano, quindi si crea una zona ampia (come verso il fondo del grafico sopra) vuol dire che in quel momento la volatilità è alta; viceversa quando le bande tendono ad avvicinarsi vuol dire che la volatilità si sta riducendo.
Si ok, direte voi, ma questo come può aiutarci?
La prima cosa che abbiamo notato, anzi per essere sincero lo ha notato Luca, è che quando un valore sfonda la resistenza o il supporto dati dalle due Bande, tende sempre a rientrare. La cosa più difficile da capire, nello studiare una strategia, è QUANDO rientrerà.
Noi abbiamo inizialmente studiato una nostra strategia, di cui vi parlerò in uno dei prossimi post, che utilizzava SOLO ed ESCLUSIVAMENTE le Bande di Bollinger.
I primi risultati sono stati abbastanza soddisfacenti, con dei profitti giornalieri più o meno alti e con una percentuale di in-the-money che viaggia tra il 70 e l'80 per cento, quindi secondo noi, è una strategia da migliorare sicuramente, ma che permette già di operare profittevolmente.

Sui Bonus dei broker

Questo post lo voglio scrivere, non per esperienza mia diretta, ma perché girando su vari forum che parlano di Forex e di opzioni binarie, mi è capitato molto spesso di leggere cose poco piacevoli.
La questione in pratica è questa: alcuni broker, per incentivare l'adesione di nuovi clienti, offrono dei bonus (in alcuni casi davvero pazzeschi, ma occhio...) come ad esempio, apri un conto da 100 euro e te ne do altri 100 di bonus, oppure apri un conto da 100 euro e come bonus ti do la possibilità di un ritorno anche nel caso tu perda (quindi io compro un'opzione da 100 euro e se perdo me ne ridanno 20 o 30).
Che bello pensano alcuni e accettano i vari bonus.
ERRORE!
I broker sono società che devono realizzare dei profitti, e i profitti generalmente non si realizzano regalando i soldini in giro ai clienti.
Quindi dove sta la fregatura?
Se io apro un conto da 100 euro SENZA bonus, e dopo una settimana sul mio conto (perché sono stato bravo o fortunato o entrambe le cose)  ci sono 300 euro, io posso fare  un prelievo e per esempio riportarmi a casa i miei primi 100 dell'investimento, o anche tutti e 300.
Ma se io invece apro un conto da 100 euro CON il bonus, e vado a leggere bene le clausole di attribuzione del bonus, probabilmente ci sarà scritto che posso fare il primo prelievo SOLO al raggiungimento di 1000 euro di profitti (attenzione di profitti, quindi non vale versarne altri 900 per arrivare a 1000 e poter prelevare).
Alcuni nei forum si sono lamentati di queste procedure al limite della correttezza di alcuni broker.
Io sinceramente al posto loro farei molta più attenzione a leggere bene prima tutte le clausole di un contratto o di un bonus PRIMA di accettare, invece che lamentarmene DOPO.
Comunque il mio consiglio è di NON ACCETTARE bonus, anzi, ditelo proprio chiaramente quando vi telefoneranno per farvi passare dal conto demo al conto reale (lo faranno, statene certi; tutti i broker vi chiameranno per sapere come va, ma lo scopo ovviamente è vendere il loro prodotto, ovvero vendervi un conto reale).
Poi ognuno è libero di accettare quello che vuole, ma uomo avvisato...


I dubbi di mio padre

Ieri sera, passando dall'ufficio in cui lavora mia madre, ho incontrato mio padre. Avendo saputo di questo mio nuovo interesse mi ha chiesto: "Ma perché hai scelto le opzioni binarie invece che operare sul Forex normale oppure in derivati o opzioni o altro?".
Domanda lecita. Risposta, secondo me, altrettanto lecita.
Io ho scelto di operare, almeno inizialmente, con le opzioni binarie per almeno due motivi. Il primo è che sono meno rischiose (per me che sono un principiante) rispetto al forex; il motivo è semplice: io decido quanto investire in un'opzione binaria con scadenza a 1 ora, se vinco prendo circa l'80% in più di quanto ho scommesso, se perdo, ho perso la cifra che ho scommesso. Quindi facendo un esempio pratico, se io credo che nei prossimi 30 minuti il rapporto EUR/USD salirà, mi posiziono long e investo 100 euro; dopo 30 minuti la mia opzione scade e se il prezzo in quel momento di EUR/USD è più alto di quando io avevo comprato l'opzione io ricevo una cifra che varia tra i 175 e i 180 euro (comprendente i 100 del mio investimento), mentre se allo scadere il prezzo di EUR/USD è più basso di quando io ho comprato, io perdo i miei 100 euro.
Allora mio padre giustamente mi dice: "Beh, è come se io e te giocassimo a testa o croce, e se tu vinci io ti do 80 euro, mentre se tu perdi me ne dai 100. Non mi sembra tanto un buon affare per te, a meno che non infili una serie positiva, ma sai che alla lunga c'è la tendenza all'equilibrio, e quindi il banco vince sempre".
In effetti se si trattasse di testa o croce, quindi di una scommessa con pari percentuali di esito, ma dove il premio è diverso dal profitto, senza dubbio sarebbe sempre in vincita il banco; ma per mia fortuna (spero) in finanza ci sono alcuni indicatori che possono fare, almeno parzialmente anche se non sempre, intuire il movimento nel breve periodo di un'azione. Poi ognuno si fa la sua strategia, sperando sempre che sia buona, e il risultato è che molte persone si mangiano in pochi giorni tutto il capitale che hanno deciso di investire, mentre pochi altri li fanno più o meno fruttare.
Ovviamente io non ho intenzione di aprire un conto da molte migliaia di euro, anche perché non mi sento pronto e per il momento ho voglia di provare e di fare questa esperienza sperando di rimetterci (ma anche no) il meno possibile. Con il mio socio in questa avventura, il Luca che ogni tanto nomino nei post, pensavamo inizialmente di aprire due conti da un migliaio di euro, in modo da avere possibilità di operare (con strategie diverse di cui parlerò in altri post) per alcuni giorni e di vedere come va, se siamo effettivamente capaci passando da un conto demo a un conto reale.
Io sinceramente ho provato per alcuni giorni ad operare sul forex, ma avendo ancora scarsissime basi teoriche e pochissime basi pratiche, ho fatto dei danni.
Voglio raccontarvi questa esperienza che mi è accaduta un paio di settimane fa.
Operavo con un conto demo di Vantage FX (20.000 euro di demo) e nei momenti morti con le opzioni binarie ogni tanto buttavo un occhio al Forex, finchè mi sono deciso ad aprire un paio di posizioni.
Il primo giorno tutto bene, ho realizzato un profitto di più di 800 euro, con investimenti da circa 5000. Il secondo giorno, era un giovedi, apro una posizione su USD/JPY nel pomeriggio, da 8000 euro. Prima di andare a dormire do un'ultima occhiata e il mio conto era a -515.000 euro.
Un po' mi è venuto male, ma si trattava di un demo. Poi durante la notte i valori si sono normalizzati e la mattina avevo ottenuto un profitto di 2400 euro, ma vi assicuro che vedere scritto -515.000 non fa tanto un bell'effetto.
Assoluta incapacità mia, l'ho scoperto in seguito, il non aver messo uno stop loss, ma solo un take profit che per fortuna in quel caso si è realizzato poche ore dopo, chiudendomi in automatico una posizione vincente. Ma visto che il demo permette di sbagliare, il giorno dopo apro di nuovo una posizione (non ricordo in questo momento su cosa), ed era di venerdi. Nuovamente non metto uno stop loss ma solo un take profit, a fine giornata il mercato chiude e il mio conto va irrimediabilmente in rosso di 8000 euro.
In quel momento ho capito che per operare sul Forex ci vuole molta più esperienza di quella che ho in questo momento, e ho deciso che anche se mi affascina molto la possibilità di ottenere forti guadagni, preferisco avvicinarmi a questo mondo complesso tutelando il più possibile il mio patrimonio, e quindi iniziando dalle opzioni binarie, che restano per me la cosa più semplice da capire.

lunedì 9 dicembre 2013

Il dubbio di mia madre

Questa mattina, causa vari blocchi stradali, mia madre mi ha telefonato e mi ha chiesto se potevo accompagnarla in ufficio, e così esco di casa e la vado a prendere.
Una volta in macchina, cominciamo a parlare e lei mi chiede come sto, come vanno i miei studi, e così via, e io le accenno che ho iniziato a studiare per fare trading on line. E lei mi espone il suo dubbio: "Ma in questo periodo di crisi, in cui non si sa bene come andranno i mercati, ti sembra che il trading possa darti qualche opportunità di guadagno?".
Io ci rifletto un momento e poi inizio a spiegarle che, sì è vero, viviamo un momento di crisi, ma le operazioni in borsa che si fanno adesso non sono più "solo" i classici investimenti nel mercato azionario, come si faceva una volta, per cui un mercato in ribasso poteva portare alla rovina un investitore poco accorto o troppo fiducioso.
Poi certo anche il tipo di investimento che ho scelto io, le opzioni binarie a breve scadenza, non sono prive di rischi, anzi... ma per fortuna almeno ci si può guadagnare, come con il forex, i derivati, e tanti altri strumenti, sia se il mercato va su, sia se il mercato va giù: in teoria basta prevedere l'andamento del mercato di un singolo strumento finanziario e andare short o long.
"Andare short o long?" mi fa lei, "Cosa vuol dire?"
Nel mercato azionario tradizionale, tu compravi un tot azioni di una società che pensavi sarebbe andata meglio, e se effettivamente quella società andava meglio e il suo valore in borsa saliva, tu guadagnavi, se invece il suo valore scendeva tu ci perdevi in proporzione. Adesso i mercati offrono una serie di strumenti evoluti e, in genere, molto più rischiosi, ma che hanno anche dei pregi: se io immagino che il cambio EURO/DOLLARO (EUR/USD) salirà di valore, posso comprare dei pacchetti di questo cambio, e in gergo tecnico si dice andare long, ovvero io scommetto che il valore di EUR/USD salirà; se invece io prevedo che il rapporto EUR/USD scenderà, ma non possiedo materialmente dei pacchetti di questo cambio, posso comunque operare aprendo una posizione short, ovvero facendo una specie di acquisto al contrario in cui io venderò al prezzo di adesso, delle azioni che comprerò fra qualche minuto ad un prezzo più basso (almeno secondo i calcoli delle mie previsioni) e questa tecnica alcuni la chiamano anche vendita allo scoperto.
Quindi diciamo che oggi, se non faccio troppi errori di calcolo e di previsione, potrei essere in grado di ottenere dei profitti a prescindere dall'andamento dei mercati, semplicemente scommettendo sulle mie previsioni.

Sulla scelta del broker

Voglio tornare su questo argomento perché, non solo lo considero importante, ma secondo me è di primaria importanza. Ricordiamoci sempre che nel momento in cui decidiamo di passare dalla modalità demo alla modalità "soldi reali" dobbiamo sapere, per quanto possibile, a chi stiamo affidando i nostri soldi. Lo so che è sempre difficile valutare la solidità di un broker o di una società o di una banca, come abbiamo visto in un piuttosto recente passato, ma ci sono alcuni broker che proprio "puzzano" da lontano.
Ora io non voglio dire che tutti i broker che stanno posizionati a Cipro siano a prescindere dei truffatori o delle società poco serie, ma nella mia scelta di broker ho preferito affidarmi ad una società che mi è sembrata molto valida.
Ovviamente ho deciso di iniziare come sempre con un conto demo, gratuito, e con un supporto in lingua italiana. E la mia scelta è caduta su IG Markets.
Intanto perché si tratta di una società leader nel Forex (anche se io ho deciso di operare con le opzioni binarie), poi perché ha sede in Inghilterra e ha una filiale a Milano, e non ultimo perché ha dei consulenti molto preparati che vi staranno davvero a fianco ogni volta che ne avrete bisogno.
Il giorno dopo essermi registrato per avere il conto demo sono stato contattato da una loro sales executive, una donna molto gentile ovviamente, e anche molto preparata, che ha risposto a tutte le mie domande chiarendomi alcuni dubbi sulle modalità di deposito dei fondi, sui prelievi, etc.
Quello che mi ha detto mi è molto piaciuto, soprattutto dopo aver letto in alcuni forum delle brutte esperienze di altri trader con broker stranieri, che al momento del prelievo avevano avuto brutte sorprese: Con IG Markets, al momento del deposito, viene aperto un conto segregato presso Unicredit con beneficiario lo stesso utente, che quindi è garantito da eventuali inadempienze del broker (una bella garanzia).
Adesso non vorrei fare una pubblicità troppo bella al mio attuale broker e quindi passo subito a definire quello che ho trovato di negativo per ora: per fortuna solo una cosa.
Come ho già scritto diverse volte io voglio, almeno inizialmente, operare sulle opzioni binarie a scadenza breve (dai 20-30 minuti a 1 ora) e la piattaforma del mio precedente demo su Vantage FX era perfetta per me, con un'offerta abbondante di elementi su cui tradare. Invece nella piattaforma di IG Markets la cosa che si avvicina di più a quello che cercavo io si chiama Sprint Markets.
Si tratta di opzioni binarie con dei grafici abbastanza buoni (comunque ottimamente integrati dalla bellissima interfaccia grafica molto precisa) ma con poca scelta purtroppo.
L'offerta sugli Sprint Markets di IG Markets, nel momento in cui scrivo, è limitata a:
INDICI:
Australia 200
FTSE 100
France 40
Germany 30
Italy 40
Netherland 25
SPX500
Spain 35
Sweden 30
Wall Street

MONETARI:
EUR/USD
GBP/USD
USD/JPY

COMMODITIES:
US Light Crude
Il primo giorno ad essere sincero pensavo fossero davvero pochi, arrivando da una piattaforma dove potevo acquistare binarie su quasi tutto e con quasi tutti i periodi di tempo, dal minuto fino alla fine giornata; adesso dopo una settimana mi ci sto abituando e sto imparando a conoscere meglio la loro piattaforma, che è fatta davvero molto bene.
Con Vantage FX mi era capitato alcune volte, verso la scadenza di una binaria, di essere in dubbio, perché la piattaforma ci metteva un po' a calcolare lo stop, e io non sapevo se avevo vinto o perso, con IG non mi capita mai perché, a parte che c'è un timer a fianco al mini grafico delle opzioni in ordine, alla scadenza so subito se ho vinto o perso. Questo può sembrare un vezzo, ma per uno diffidente è facile pensare alla seconda o terza volta che il timer scade e il valore della binaria era oscillante tra in-the-money e out-of-the-money e che la piattaforma te la perdente, che forse il broker ti sta fregando.
Poi, lucidamente pensando, è chiaro che il broker che gestisce milioni di euro al minuto non ha interesse a modificare un valore per fare perdere proprio a me 100 euro... un broker che gestisce milioni al minuto no... ma un piccolo broker estero con poche centinaia di utenti... lascio a voi le considerazioni.
Comunque se deciderò di proseguire la mia esperienza con IG Markets, farò un post specifico più avanti, dove mostrerò alcune schermate della loro piattaforma e posterò i miei commenti sui pro e i contro che nel frattempo saranno emersi.


Previsioni del mio amico Luca

Questa mattina mi sono messo al PC e ho controllato la posta come sempre, e la prima email che ha attratto la mia attenzione è stata quella del mio amico Luca, che oltre a fare la birra con me, mi ha spinto a iniziare questa nuova avventura da trader.
Nella mail mi dice testualmente: "Ho provato a fare una valutazione dei grafici dei principali cambi", e prosegue allegandomi questi grafici del suo studio di ieri con i relativi commenti, che io vi riporto.

EUR/USD dovrebbe scendere per qualche mese



GBP/USD sembra aver rotto, credo salira'



USD/JPY era da comprare quando ha evidentemente sfondato sopra, attendere qualche giorno



USD/CHF se conferma rottura dovrebbe scendere per parecchio



USD/CAD aspettare qualche giorno per interpretare



EUR/GBP nei prossimi mesi dovrebbe scendere



EUR/JPY potrebbe ritracciare ma secondo me salira'


e prosegue dicendo: "previsioni che guardero' tra qualche mese...............e mi faro' una risata!
ciao"

Quindi per ora mi studio le sue previsioni e cerco di capire se anche secondo me possono essere valide oppure se ho degli appunti da fargli, e nel caso mercoledì, quando ci vedremo di persona per fare il punto della situazione, ne parleremo di persona.
Ho voluto condividere con voi questa email per far capire come ognuno possa interpretare (o almeno cercare di interpretare) il mercato seguendo alcuni indicatori.
In uno dei prossimi post parlerò proprio di alcuni indicatori da imparare a capire, che servono a farci presumere una continuazione oppure un ribaltamento del trend attuale del mercato o di un singolo grafico.


domenica 8 dicembre 2013

Proviamo a diventare trader

Ok dai, proviamoci... ma da dove si inizia?
Per avere un minimo di basi sono sufficienti alcuni giorni di ricerche su internet e su youtube: conviene iniziare cercando di capire cosa sono i mercati, come si muovono e perché, le basi dell'analisi tecnica, etc.
Ovvio che si potrebbe decidere di studiare per decenni senza mai arrivare a sentirsi pronti: in effetti per essere trader conta anche una certa propensione al rischio.
Comunque dopo alcuni giorni di studio decido che mi sembra di avere capito tutto, e quindi mi convinco che forse non ci ho capito nulla: sembra tutto troppo facile.
Questo anche perché molti video su youtube portano a credere che uno possa iniziare a tradare e ad arricchirsi anche con pochissime basi, ma la verità è che la maggior parte delle persone inizia con aspettative forse troppo alte, e poi si rischia di cadere e farsi male.
Ma torniamo a noi.
Uno dei primi passi, dopo aver appreso le minime basi è quello di decidere che strumento utilizzare per i propri investimenti: qui mi è venuto in aiuto il mio amico Luca, proponendo le opzioni binarie.
Un altro importante passo da fare, anche questo molto importante, è la scelta del broker.
Per me che avevo scelto di operare sulle binarie l'offerta di broker era molto varia, fin troppo, ma sinceramente nessuna delle società mi dava affidabilità: la maggior parte dei broker di binarie sta a Cipro (si è vero che sono quasi tutte certificate, ma ogni tanto qualcuna chiude... e ciao soldi).
Alla fine gira e rigira, leggi di quà e spulcia di là, trovo un broker che offre un conto demo con cui iniziare senza metterci un euro; mi sembra la soluzione migliore, così finalmente posso provare quello che ho imparato nei giorni precedenti e iniziare a preparare la mia strategia.
Giusto per completezza, prima di chiudere questo post, voglio fare nomi e cognomi dei servizi che ho utilizzato, e che sono diversi da quelli che utilizzo adesso, ma che mi hanno permesso di intraprendere questo viaggio nel mondo della finanza:

  • Il primo broker su cui ho avuto un conto demo gratuito è stato VantageFX
  • Per i grafici ho fatto da subito riferimento alla NetStation di NetDania
Sono partito da qui, con un account demo gratuito e una piattaforma che fornisce grafici in tempo reale.
La prossima volta parleremo di alcune parti dell'analisi tecnica e di come l'ho usata per creare una prima strategia.

Bella donna cerca un uomo ricco

LEI: Sono una ragazza bella (anzi, bellissima) di 28 anni. Sono intelligente e ho molta classe.
Vorrei sposarmi con qualcuno che guadagni minimo mezzo milione di dollari l’anno.
C’é in questo sito un uomo che guadagni ciò?
Oppure mogli di uomini milionari che possono darmi suggerimenti in merito?
Ho già avuto relazioni con uomini che guadagnavano 200 o 250 mila $, ma ciò non mi permette di vivere in Central Park West. Conosco una signora che fa yoga con me, che ha sposato un ricco banchiere e vive a Tribeca, non é bella quanto me, e nemmeno tanto intelligente. Quindi mi chiedo, cos’ha fatto x meritare ciò e perché io non ci riesco? Come posso raggiungere il suo livello?
LUI: Ho letto la sua e-mail con molto interesse, ho pensato profondamente al suo caso e ho fatto una diagnosi della sua situazione. Premetto che non sto rubando il suo tempo, dato che guadagno 500 mila $ l’anno. Detto ciò, considero i fatti nel seguente modo: quello che Lei offre, visto dalla prospettiva di un uomo come quello che Lei cerca, é semplicemente un pessimo affare. E ciò per i seguenti motivi:
lasciando perdere i blablabla, quello che Lei suggerisce é una negoziazione molto semplice. Lei offre la sua bellezza fisica e io ci metto i miei soldi. Proposta molto chiara, questa. Ma c’é un piccolo problema. Di sicuro, la Sua bellezza diminuirà poco a poco e un giorno svanirà, mentre é molto probabile che il mio conto bancario aumenterà continuamente. Dunque, in termini economici, Lei é un attivo che soffre di deprezzamento, mentre io sono un attivo che rende dividendi.
Lei non solo soffre un deprezzamento ma questo é progressivo ed aumenta ogni anno! Spiego meglio: oggi Lei ha 28 anni, é bella e continuerà così per i prossimi 5/10 anni, ma sempre un pò meno e all’improvviso, quando Lei osserverà una foto di oggi, si accorgerà che é diventata una pera raggrinzita. Questo significa, in termini di mercato, che oggi lei è ben quotata, nell’epoca ideale per essere venduta, non per essere comprata. Usando il linguaggio di Wall Street, chi la possiede oggi deve metterla in “trading position” (posizione di commercio), e non in “buy and hold” (compra e tieni stretto), che, da quanto sembra, é quello per cui Lei si offre. Quindi, sempre in termini commerciali, il matrimonio (“buy and hold”) con Lei non é un buon affare a medio/lungo termine. In compenso, affittarla per un periodo, può essere, anche socialmente, un affare ragionevole e potremmo pensarci su.
Potremmo avere una relazione per un certo periodo…..Huuummm…. Pensandoci meglio e per assicurarmi quanto intelligente, di classe e bellissima lei é, se possibile, essendo io futuro “affittuario” di tale “macchina”, richiedo ciò che é di prassi: fare un test drive.
La prego di stabilire data e ora.
Cordialmente
Il suo investitore